Situata nella più bella città d’Italia secondo Umberto Eco, la Rocca di San Leo domina la Valmarecchia da un enorme masso roccioso e vi si accede per una sola strada tagliata nella roccia.
Questo inespugnabile forte è stato reso famoso dai personaggi che nel corso del tempo ha ospitato, come il Conte di Cagliostro, alchimista e guaritore, e Felice Orsini, patriota del Risorgimento.
Questa Fortezza è un’importante testimonianza di architettura militare: già i Romani avevano capito l’inespugnabilità del Monte di San Leo e qui costruirono una prima fortificazione, che durante i medioevo venne contesa da Bizantini, Goti, Longobardi e Franchi. Fu riedificato durante il XV secolo sotto Federico I di Montefeltro per adattarlo alle nuove esigenze di guerra, come l’avvento delle armi da fuoco, che richiedevano determinanti innovazioni non sostenibili dalla originaria struttura medievale.
Conquistata da Cesare Borgia, poi passata sotto lo Stato Pontificio, la Rocca di San Leo ebbe la funzione di prigione dove, nel tempo dei moti rivoluzionari di Romagna,  furono incarcerati numerosi patrioti risorgimentali. Questa funzione fu mantenuta fino ai primi anni del 1900.
Oggi, ripulita dalle sovrastrutture ottocentesche e riportata alle eleganti linee rinascimentali, è uno dei più celebri esempi di arte militare ed ospita nelle sue sale una notevole collezione di armi antiche e moderne. Ancora oggi al suo interno è possibile vedere il Pozzetto, la cella dove fu imprigionato Cagliostro negli ultimi anni della sua vita.
La Rocca di San Leo e il suo abitato si trovano nell’entroterra di Rimini nella parte più meridionale dell’Emilia Romagna, racchiuso tra la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.

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